«Uno dei motivi di maggiore orgoglio e soddisfazione della mia attività di parlamentare è aver contribuito all’approvazione di leggi incentrate sulla memoria di pagine drammatiche della nostra storia che non devono mai più ripetersi. È il caso della Giornata del Ricordo, dedicata alla commemorazione delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Migliaia di italiani innocenti, indipendentemente da età, sesso e credo politico, furono infoibati dai titini secondo la cieca e folle logica della pulizia etnica».
Francesco Amoruso, coordinatore del PdL della Puglia, ci tiene a ricordare i martiri delle foibe, sterminati nel secondo dopoguerra dai partigiani comunisti jugoslavi comandati dal dittatore Tito. «Le foibe, per orrore e crudeltà, possono rappresentare la nostra Shoah. Bari e la Puglia accolsero migliaia di istriani, fiumani e dalmati in fuga dalla loro terra per scampare ad una morte certa. Per anni la strage dei nostri connazionali è stata colpevolmente dimenticata o sottaciuta. Oggi ricordare è un dovere, così come è importante spiegare ai più giovani quello che è accaduto. L’odio razziale è una follia che purtroppo non appartiene solo alla storia e non è mai stato sconfitto definitivamente. Esso va combattuto seminando la cultura del rispetto e del dialogo – conclude Amoruso –. In questo i giovani devono avere un ruolo determinante, il futuro è nelle loro mani».
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