di Francesco Amoruso e Antonio Distaso
La situazione di Taranto in questi mesi merita, piú che mai e piú di altri territori della Puglia, l'attenzione della politica nazionale. Come ha scritto anche Rosanna Lampugnani nel suo editoriale sull'argomento, non sono molti i leader politici che hanno avuto il coraggio di essere a Taranto in
questa campagna elettorale. Alfano e Fitto l'hanno avuto: forti dell'impegno profuso in Parlamento per far sí che la necessitá di coniugare a Taranto tutela della salute e dell'ambiente con tutela del lavoro e dello sviluppo diventasse questione nazionale (e lo é diventata), sono venuti a Taranto, ben sapendo che non avrebbero trovato solo grande entusiasmo. Tuttavia il risultato di Taranto ieri é
stato sorprendente ma in positivo: a fronte di meno di una decina di contestatori, probabilmente espressione di centri sociali, e che comunque meritano rispetto, abbiamo tenuto la nostra manifestazione in un cinema stracolmo di cittadini che hanno apprezzato la nostra proposta politica. Pur comprendendo le ragioni di chi contesta e quelle di chi, doverosamente, riporta la cronaca di quella piccola contestazione, non riteniamo giusto che nell'articolo, ma soprattuto nel titolo
dell'articolo del Suo giornale, una decina di contestatori abbia cancellato l'entusiasmo di oltre 500 persone. Anche per le ragioni che ben illustra Rosanna Lampugnani, siamo orgogliosi che Alfano abbia scelto di essere a Taranto e soddisfatti della manifestazione e dei tanti consensi registrati.
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