di Luigi d'Ambrosio Lettieri
Nel 2004, finalmente la legge 92 rendeva giustizia a migliaia di italiani, vittime negate di una pulizia etnica lasciata cadere per troppi anni in un colpevole oblio. Il giorno del Ricordo diventi quindi un monito per tutti noi: che non vi siano mai più morti di serie A e di serie B. Dovrebbero riconoscere come un errore e scusarsi pubblicamente, quindi, quei 15 parlamentari, tra cui due campioni di democrazia e giustizia, come Vendola e Pisapia, all’epoca parlamentari di Rifondazione comunista, che nel 2004 hanno incredibilmente votato contro la legge 92.
La tragedia delle Foibe, uomini e donne, ragazzi e ragazze gettati spesso ancora vivi in quelle profonde cavità carsiche che non lasciavano scampo e il dolorosissimo esodo giuliano-dalmata, che vide numerosissimi italiani costretti ad abbandonare ogni cosa, devono entrare nelle nostre coscienze e nella coscienza storica nazionale, attraverso un'azione di grande sensibilizzazione e di informazione anche nelle scuole. Lo scempio operato dai comunisti di Tito va condannato, ricordato e riconosciuto come monito contro la vergogna e la violenza di ogni totalitarismo.
Ciò che deve guidarci è la consapevolezza che solo la Memoria senza infingimenti e senza ipocrisie - e non già la negazione - può rappresentare quel patrimonio comune di valori che ci fa essere una nazione e ci fa sentire patria.
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