lunedì 11 marzo 2013

Bridgestone, Pdl Bitonto: “D'urgenza un Consiglio Comunale monotematico”


Un dramma sociale senza precedenti. Uno tsunami assurdo e devastante, che minaccia di far precipitare nella disperazione centinaia di famiglie bitontine. La chiusura dello stabilimento barese della Bridgestone Europa, nota azienda multinazionale dedita alla produzione mondiale di pneumatici per autovetture, annunciata entro il primo semestre del prossimo anno, potrebbe avere conseguenze deleterie per la città di Bitonto, che vanta circa 300 operai. Ed è bene rammentare che ad ogni lavoratore corrisponde una famiglia, che, a questo punto, rischia di finire sul lastrico. Il Gruppo consiliare del Popolo della Libertà, consapevole della situazione gravissima che sta per abbattersi sulla comunità cittadina, tempestivamente interroga l’amministrazione per sapere quali provvedimenti intenda prendere per far fronte a questa tragedia socio-economica. 
Tenuto conto che lo stabilimento di Bari avrebbe chiuso sia l'anno 2011, con un utile di esercizio di oltre 6 milioni di euro, sia il 2012 in attivo e, pertanto, l'eventuale riduzione delle commesse non avrebbe reso i bilanci aziendali negativi, urge sapere per quale motivo effettivamente si chiude la sede sita nella zona industriale di Modugno.
Incalzanti, poi, sono i dubbi posti dal consigliere capogruppo Domenico Damascelli e dalla consigliera Carmela Rossiello: “Vorremmo sapere se l'Amministrazione Comunale di Bitonto stia seguendo attentamente la vertenza Bridgestone, che vede direttamente coinvolte centinaia di famiglie bitontine, circa 300 assunte direttamente dalla casa madre e tante altre dipendenti di aziende che lavorano per l’indotto relativo. Si ritiene opportuno e necessario che anche il Comune di Bitonto sia attore nella vertenza Bridgestone con una attiva e concreta partecipazione ai tavoli istituzionali?”.  
La proposta avanzata dai due consiglieri del Pdl, in chiusura di documento, è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza alla dolorosa questione. “Crediamo sia fondamentale convocare d'urgenza un Consiglio Comunale monotematico al fine di istituzionalizzare il disagio che stanno attraversando i nostri concittadini, elaborare documenti, mozioni e ordini del giorno affinché giunga forte ai vertici anche la voce della comunità bitontina”, conclude Damascelli.

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venerdì 8 marzo 2013

Corte dei Conti: la fotografia del fallimento di Vendola


di Rocco Palese

Le puntuali relazioni con cui questa mattina il Presidente della Sezione giurisdizionale Eugenio Francesco Schlitzer,  il Presidente della Sezione regionale di controllo Raffaele Del Grosso ed il Procuratore regionale Francesco Lorusso hanno inaugurato l’Anno Giudiziario della Corte dei Conti sono state come sempre motivo di stimolo e di riflessione sulla situazione della Pubblica Amministrazione in Puglia e, soprattutto della Regione. Dalla relazione del Procuratore Lorusso, in particolare, emerge un quadro tutt’altro che roseo e vengono mosse pesanti censure al Governo Vendola su trasparenza, sanità e capacità di legiferare, mentre il dato positivo, quello sulla riduzione dei costi della politica, va ascritto non certo alla Giunta, bensì all’intero Consiglio, quindi a tutti i Gruppi e, in particolare, al nostro che per primo ha proposto i tagli portando poi la proposta alla discussione del Consiglio. 

L’istituzione del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione, la riduzione dei consiglieri regionali da 70 a 50; la riduzione del componenti della Giunta a 10 con un massimo di 2 esterni; la riduzione delle indennità e l’abolizione di vitalizi e assegni di fine mandato è un risultato di cui andiamo orgogliosi come consiglieri regionali e come componenti del centrodestra che per primo ha proposto di percorrere questa strada. Quanto, invece, al gran numero di Leggi Regionali bocciate dalla Corte Costituzionale, al caos e alle tante opacità nella gestione della sanità pugliese e alle numerose inchieste in corso, siamo dinanzi ad un conclamato fallimento del Governo Regionale come peraltro noi denunciamo da anni proponendo anche la introduzione di strumenti normativi atti ad inserire meccanismi di controllo sulla quantità e la qualità della spesa, ma il Governo Vendola non ha mai voluto invertire la rotta, continuando invece a seguire la strada del taglio ai servizi e del mantenimento degli sprechi.

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giovedì 7 marzo 2013

Bridgestone, si trattengano qui azienda e lavoro


di Rocco Palese

Una seduta monotematica del Consiglio regionale sulla questione Bridgestone, peraltro già da noi richiesta verbalmente al Presidente Introna, è indispensabile ma per fare in modo che sia anche utile ai lavoratori e al territorio, e che non sia invece solo occasione per parlarsi addosso, chiederemo anche al Presidente Vendola e all’intero Governo Regionale di assumere impegni precisi e di mettere in atto tutte le possibili iniziative istituzionali per trattenere qui l’azienda, la produzione e la forza lavoro. 

La Puglia una volta era attrattiva per le aziende anche multinazionali, oggi invece assistiamo ad aziende che chiudono o de localizzano, già da prima ed al netto della crisi. La Regione non può restare indifferente ma ha, piuttosto, il dovere di dialogare con l’azienda e i Sindacati e creare tutte le condizioni burocratiche e socioeconomiche affinché l’azienda scelta di continuare a produrre lavoro e sviluppo a Bari e in Puglia.

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Popolare di Bari, in tempo di crisi un successo che ci riempie di orgoglio


di Rocco Palese

Il successo con cui si è concluso l’aumento di capitale sociale e di emissione di obbligazioni della Banca Popolare di Bari, è assolutamente in linea con costante trend di crescita registrato negli anni dal Gruppo guidato da Marco Jacobini, ma in questo momento di crisi economica internazionale, che colpisce ancor più gravemente famiglie ed aziende del Mezzogiorno, è un vero e proprio miracolo che fa onore al Gruppo e deve rendere orgogliosi tutti noi.

Il fatto che le richieste di sottoscrizione siano state ben superiori alle azioni ed obbligazioni messe in offerta, raggiungendo quota 306 milioni  di euro, dimostra la grande fiducia riposta nel Gruppo da parte dei risparmiatori, il che conferisce sempre maggiore stabilità alla Popolare di Bari e va ad aumentare il suo valore ed il suo impegno sociale, facendo assumere al Gruppo un ruolo quasi istituzionale. Una fiducia evidentemente reciproca, posto che in un contesto in cui sempre più le banche sembrano chiudersi e negare l’accesso al credito, la Popolare di Bari riesce a rafforzare il legame con il territorio credendo nelle potenzialità e sostenendo la crescita di famiglie ed aziende. Al Gruppo Popolare di Bari, al Presidente Marco Jacobini e a tutto il management, esprimiamo quindi complimenti e rinnovata stima per il ruolo di supporto reale che svolgono al servizio del tessuto economico e sociale barese, pugliese e meridionale.

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Sentenza Unipol, accanimento incredibile. Ci vediamo in piazza il 23 marzo


di Raffaele Fitto

Questa ennesima assurda sentenza di condanna contro il Presidente Berlusconi è la conferma che nei suoi confronti non c'è solo l'accanimento di una singola Procura o di un singolo giudice su un singolo fatto, ma un disegno politico omogeneo da parte di quella Magistratura che vuole sovvertire il risultato elettorale e condizionare il consenso dei cittadini.
Si tratta poi di un caso forse unico in Italia: qui Berlusconi viene condannato per un reato mai commesso e in un quadro in cui è prassi consolidata nel nostro Paese quella in base alla quale dalle Procure 'fuggono' verso alcune redazioni giornalistiche notizie e lenzuolate di telefonate, anche private, di alcuni imputati. Questo ulteriore ingresso a gamba tesa della Magistratra nella vita politica del nostro Paese, avrá come sempre un effetto boomerang per chi spera di trarne vantaggio: continuando così, il 23 marzo prossimo saremo in milioni a scendere in piazza con il nostro Presidente Berlusconi per invocare Giustizia con la G maiuscola.

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Fitto oggi a Bari per la manifestazione di ringraziamento


Oggi giovedì 7 febbraio, alle ore 18, nel cinema multisala Showville di Mungivacca a Bari, l'On. Raffaele Fitto interverrà alla manifestazione organizzata dal Pdl per ringraziare elettori e simpatizzanti alla luce dell'ottimo risultato del partito in Puglia alle elezioni politiche. Sarà occasione anche per esaminare la complessa situazione politica nazionale.

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mercoledì 6 marzo 2013

Vendola resta in Puglia? Conferma il fallimento del Pd


di Raffaele Fitto

La decisione di Vendola di restare Presidente della Puglia fino a fine legislatura, dimostra il fallimento dell'alleanza di sinistra che vorrebbe governare il Paese e di fatto anticipa le conclusioni di Bersani: non vi è alcuna possibilità di formare un Governo di sinistra perchè non ci credono neanche loro e la decisione di Vendola ne è la conferma. 

Vendola è stato di fatto obbligato a decidere subito, grazie alle nostre sollecitazioni e, in particolare, alla protesta dei Consiglieri regionali di centrodestra che hanno occupato l'Aula del Consiglio per tre giorni e due notti pretendendo una scelta chiara e immediata nell'interesse della Puglia ormai da mesi abbandonata a se stessa. Ma é evidente che mentre per noi è un successo politico l'aver ottenuto una risposta, per Vendola e la sinistra é l'ammissione di un doppio fallimento politico: quello nazionale di non riuscire a formare il Governo e quello locale, con il timore della sinistra di perdere anche le elezioni regionali se si fosse andati ora a votare per la Regione. 

Per quanto ci riguarda siamo certi che fino alla fine di questa legislatura, grazie al gran lavoro dei nostri consiglieri regionali, avremo convinto la stragrande maggioranza dei cittadini che il fallimentare ciclo della sinistra al Governo della Puglia è assolutamente finito.

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Grazie alla nostra occupazione, Vendola ha sciolto i dubbi


di Rocco Palese

C'é voluta la nostra occupazione dell'Aula del Consiglio Regionale per far prendere una decisione al Presidente Vendola. Se non l'avessimo fatto oggi la Puglia sarebbe ancora 'appesa' e chissà per quanti mesi ancora lo sarebbe stata.  
Questa di oggi per noi é una vittoria perchè se non avessimo portato avanti questa protesta silenziosa, avremmo vissuto altri mesi nell'incertezza e nella perenne telenovela delle convenienze politiche della sinistra. Dopo la decisione di Vendola di restare in Puglia fino a fine legislatura, quindi fino a fine 2015, saremo ovviamente ancor piú motivati ed attivi nel contrastare lui e il suo Governo nel merito e sui singoli provvedimenti. 

Il nostro ruolo di opposizione, oggi, esce rinforzato da questa vicenda perchè abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: porre fine  alla perenne campagna elettorale della sinistra e sperare che da oggi si parli solo di Puglia e di come sostenere famiglie ed aziende pugliesi in questo momento di gravissima crisi.

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martedì 5 marzo 2013

Occupazione aula consiliare Regione Puglia, segnale forte e chiaro a Vendola


di Francesco Amoruso e Antonio Distaso

Pieno appoggio all’iniziativa dei consiglieri regionali di centrodestra che questa mattina hanno iniziato l’occupazione dell’aula consiliare della Regione Puglia e che andrà avanti sino a giovedì prossimo. Si tratta di un segnale forte e chiaro di richiesta non solo di responsabilità politica e istituzionale, ma anche di rispetto verso i cittadini pugliesi che non possono continuare a pagare il prezzo delle ambizioni personali del presidente Vendola.
Invocare, come fa oggi il centrosinistra, la legge che lascia ai neo eletti un periodo di 60 giorni dalla proclamazione per decidere l’opzione, è sintomo di nervosismo, di una visione molto parziale della realtà e di piena irresponsabilità di fronte alla situazione drammatica in cui versa il Paese e la nostra regione che non fa per niente eccezione. Anzi, soffre da otto anni di una concreta assenza di buon governo, sostituito da un’attività propagandistica a tempo pieno e da una pessima azione politico-amministrativa che l’ha condotta nel caos più totale. Basta guardare la condizione in cui versa il sistema sanitario retto ormai solo dallo spirito di abnegazione degli operatori.
Basta. La Puglia non può ancora essere ostaggio dei giochetti interni a questo centrosinistra che, casomai non se ne fosse ancora accorto, è stato solo una settimana fa sonoramente bocciato nelle urne elettorali.

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lunedì 4 marzo 2013

Nella Puglia paralizzata la sanità è il malato più grave


di Rocco Palese

Otto anni di caos e di anarchia nella sanità culminano nella paralisi che ormai da mesi caratterizza tutta l’attività della Regione condizionata prima ai cambiamenti politici nazionali ed ora alla decisione di Vendola che pur sapendo ormai di dover scegliere se restare alla guida della Puglia o andare in Parlamento, sembra aver deciso di condannare la Puglia ad altri mesi di agonia, attesa, assenza di Governo.

In questi giorni abbiamo più volte sollecitato il Presidente Vendola a decidere cosa fare ricevendone in cambio risposte politicamente stizzite, ma assolutamente poco chiare. Ora a sollecitare il risveglio dalla paralisi cominciano ad essere anche le categorie produttive, in particolare è il Presidente dell’associazione  fornitori ospedalieri che torna a denunciare i clamorosi ritardi nei pagamenti della Regione alle imprese. La Puglia è maglia nera in Italia per i tempi di pagamento che ormai, purtroppo, superano i 300 giorni creando enormi difficoltà ad aziende già gravate dalla crisi e rischiando anche di causare perdite di posti di lavoro. Tutto questo alla sinistra regionale continua a non interessare. Alla telenovela del Presidente che non decide si aggiunge ora quella di un possibile rimpasto con tanto di totonomi. 

Intanto nessuno si occupa dei problemi della Puglia e Vendola non ritiene di dover porre fine a questa attesa. Torniamo a chiedere con forza che la Puglia abbia un Governo vero, forte e a tempo pieno e che qualcuno torni finalmente ad occuparsi non del proprio tornaconto politico ma dei problemi reali di famiglie ed imprese.  

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sabato 2 marzo 2013

Regione, stop all'uso politico dell'istituzione


di Rocco Palese

Dal tentennamento sul se e quando dimettersi da Presidente per andare in Parlamento, alle costituzioni di parte civile a corrente alternata in alcuni processi penali, è gravissimo l’uso politico che Vendola e la sinistra stanno facendo dell’Istituzione Regione Puglia. Grave la decisione di Vendola di non decidere subito se restare in Puglia o andare a Roma, apparentemente motivata e condizionata non già dalle esigenze dei cittadini e dai tanti e gravi problemi di famiglie e aziende in questo momento crisi economica e sociale, ma da esigenze e calcoli politici della sinistra. Sulla questione delle costituzioni di parte civile della Regione invece presenteremo una interrogazione per chiedere al Governo regionale come mai in alcuni processi la Regione si è prontamente costituita alla prima occasione utile avanzando anche cospicue richieste di risarcimento danni, in altri processi non si è costituita affatto, in altri ancora si è costituita solo nei confronti di alcuni imputati, in altri ancora ha chiesto il risarcimento danni ma non a tutti gli imputati, evidentemente a seconda dei nomi e dell’appartenenza politica dei singoli imputati, inducendo il sospetto che anche in questo caso l’Istituzione Regione venga utilizzata per fini politici. Ribadiamo la richiesta al Presidente Vendola di dire subito ai cittadini pugliesi cosa vuol fare e denunciamo con forza la nostra indignazione per l’uso politico delle Istituzioni.

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venerdì 1 marzo 2013

Domani Fitto e Foggia e nella Bat


Assemblee provinciali e comizi di ringraziamento domani per il Pdl a Foggia e nella Bat, con la partecipazione dell'On. Raffaele Fitto. A Foggia l'appuntamento è in Fiera alle 17.30. A Trani invece è alle 19.30 a Palazzo San Giorgio.
Sarà occasione per fare il punto sulla vittoria elettorale del centrodestra in Puglia e per esaminare lo scenario politico nazionale.

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Adesso inchieste anche su reddito di cittadinanza?


di Raffaele Fitto

La promessa di restituire l’Imu agli italiani è considerata voto di scambio? A questo punto ci aspettiamo che ci siano analoghe inchieste nei confronti degli altri leader politici che hanno proposto il reddito di cittadinanza e le pensioni sociali! E’ il caso forse, dalla prossima campagna elettorale, di proporre una valutazione preventiva di tutti i programmi elettorali da parte delle Procure?

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